E’ ora di fare chiarezza.
Cominciamo con la definizione di “ecopelle” che si trova su wikipedia:
“L’ecopelle è un tipo di cuoio o pelle a ridotto impatto ambientale che soddisfa i requisiti previsti dalla norma UNI 11427:2011 Cuoio – Criteri per la definizione delle caratteristiche di prestazione di cuoi a ridotto impatto ambientale. Suoi sinonimi sono pelle ecologica, ecocuoio, cuoio ecologico, pelle a ridotto impatto ambientale, ecoleather. Non va confusa con la finta pelle che invece è ottenuta rigorosamente da materiali di origine non animale.
Il rispetto della norma UNI evita confusioni e ambiguità indotte da interessi commerciali o pubblicitari, che applicano il termine ecopelle e similari a materiale sintetico, sfruttando la parola pelle per la sua attrazione. L’uso improprio di ecopelle contrasta con la legge n. 1112/1966[1] che riserva l’uso di pelle, cuoio e loro sinonimi ai prodotti ottenuti dalla lavorazione di spoglie animali, che conservino inalterata la struttura delle fibre, oltre che con la legislazione in materia di pratiche commerciali ingannevoli”.
Non c’è molto da aggiungere, perché la spiegazione è davvero chiara ed esaustiva, ma forse questo eccellente video, fornisce un aiuto ulteriore a fare chiarezza su un tema sempre più oggetto di ambiguità e speculazioni intollerabili.